mercoledì 26 ottobre 2011

Recensione di THRILLERPAGE



Recensione di Massimo Minimo:
Un romanzo che non è “solo” un romanzo, in quanto racconta una storia che potrebbe, purtroppo, accadere. Una cittadina del nostro ricco nord-est, Treviso, è sull’orlo di una crisi di nervi per la folta presenza di immigrati. Un ‘organizzazione, guidata da un prete scomodo, fa di tutto per dar loro una mano e perciò è vista di cattivo occhio. In questo clima difficile, destinato ben presto ad esplodere, matura l’omicidio di un’anziana signora, subito seguito dal suicidio del presunto assassino : un nero, ovviamente. La polizia giudiziaria e buona parte della politica locale, appoggiate dalla stampa, premono per chiudere rapidamente il caso. Il sostituto procuratore chiamato ad indagare non è, però, convinto ed assume come collaboratore il professor Sartini, personalmente coinvolto nei fatti. La verità si rivelerà ben diversa e verrà alla luce, ma ad un prezzo molto alto.
“Città contro” ha il merito di descrivere alla perfezione la ricca provincia italiana, specchio di una società in cui la dignità delle persone si misura da quanto e cosa queste possiedono. La paura di ciò che è “diverso” si accompagna al finto perbenismo di chi va in chiesa alla domenica per poi disattendere puntualmente tutti i Comandamenti. Il sentimento prevalente che pervade il libro è la rabbia : quella della popolazione locale che vede messa in pericolo la sua “supremazia” , ma anche quella degli immigrati e di quei pochi che stanno dalla loro parte. E’ una rabbia che si trasmette al lettore, o almeno così è successo a me. A costo di apparire retorico, mi permetto di aggiungere un’ultima riflessione : prima di dare addosso a queste persone, verifichiamo le condizioni disumane in cui sono costrette a vivere e lavorare. Forse, così, capiremmo un po’ di più le loro ragioni.

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