lunedì 27 gennaio 2014

La scelta di Lazzaro: recensione di Giallomania



Una scelta difficile quella di raccontare un periodo buio della nostra recente storia. Una storia di reduci: di Lazzaro Mainardi che ha partecipato alla lotta armata in Italia e di sua moglie Samar, scappata dalla guerra in Libano. Il loro desiderio di condurre una vita normale, di ricostruirsi una vita, di lasciarsi alle spalle il passato. Ma il passato ritorna prepotentemente con la comparsa di personaggi in qualche modo legati a quel periodo. Una breve trama perchè "La scelta di Lazzaro" deve essere scoperto pagina dopo pagina. Senza voler entrare in approfondimenti di natura sociale, ci troviamo di fronte ad un romanzo di grande impatto emotivo come ormai ci ha abituato Bastasi. Un'analisi del fenomeno terroristico visto dall'interno, visto da un personaggio che ha pagato sulla sua pelle scelte sbagliate, però mai del tutto rinnegate. Un tema ancora attuale anche se dimenticato o che si vuole far dimenticare. Un romanzo che ci porta in un presente-futuro fatto ancora di scontri e di violenze. In un'Italia divisa da lotte intestine, da una profonda crisi economica e di valori. Bastasi è riuscito a rendere perfettamente l'idea di quel periodo anche a chi non lo ha vissuto di persona. Abile nel non voler dare giudizi ma solo raccontare l'ipotetica esperienza di chi l'ha vissuto. Gli intrecci con il terrorismo internazionale, visti anche alla luce dei recenti accadimenti, danno anche una continuità temporale fino ai nostri giorni. Sono i personaggi, le loro vite, quello che però maggiormente colpisce durante la lettura. Tante, direi tutte, figure così significative all'interno di uno stesso racconto è difficile incontrarle. Legate una all'altra dalle loro storie, dai loro ideali, da una forma di solitudine a volte inconscia e a volte percepita realmente. Magnifici protagonisti descritti in maniera superba. Ogni lettore troverà qualcosa di se stesso in almeno uno di loro. Un libro, questa volta solo in formato e-book, di difficile classificazione perchè spazia dal thriller al noir, dalla spy-story alla narrativa. Un libro a volte duro che non nasconde, dietro una facciata di banali e logorroiche analisi politiche, quello che realmente erano gli "anni di piombo". Non deve essere stato facile per l'autore scrivere di questo argomento cercando di non suscitare polemiche o critiche pretestuose. Esserci riuscito così brillantemente è un'altra nota di merito. "La scelta di Lazzaro" deve essere letto, secondo me, solo come una storia. Una bella storia fatta da uomini e da donne. La scrittura di Alessandro Bastasi aiuta in questo, con una fluidità ed un'intensità magnifiche. Una storia da far leggere ai giovani di oggi. Perchè non ricadano negli stessi errori. Nell' errore che ha commesso "il nostro compagno che sbaglia". Ultima nota: questo romanzo dovrebbe essere distribuito anche in formato cartaceo. Leggo da più parti che gli editori sono stati titubanti a pubblicarlo. Certo, l'argomento è scomodo, la polemica potrebbe essere dietro l'angolo. Però un po più di fiducia nei lettori... non guasterebbe. Questo è un grandissimo romanzo, dall'inizio alla fine. Un finale che lascia aperto lo spazio agli ideali, all'amore, alla giustizia e alla voglia di vivere in un mondo più giusto e migliore. Perchè la Storia, quella con la S maiuscola, la scriviamo tutti noi.

Buona lettura.

Paolo Vinciguerra

Nessun commento:

Posta un commento