Una scelta difficile quella di raccontare un
periodo buio della nostra recente storia. Una storia di reduci: di Lazzaro
Mainardi che ha partecipato alla lotta armata in Italia e di sua moglie Samar,
scappata dalla guerra in Libano. Il loro desiderio di condurre una vita normale,
di ricostruirsi una vita, di lasciarsi alle spalle il passato. Ma il passato
ritorna prepotentemente con la comparsa di personaggi in qualche modo legati a
quel periodo. Una breve trama perchè "La scelta di Lazzaro" deve essere scoperto
pagina dopo pagina. Senza voler entrare in approfondimenti di natura sociale, ci
troviamo di fronte ad un romanzo di grande impatto emotivo come ormai ci ha
abituato Bastasi. Un'analisi del fenomeno terroristico visto dall'interno, visto
da un personaggio che ha pagato sulla sua pelle scelte sbagliate, però mai del
tutto rinnegate.
Un
tema ancora attuale anche se dimenticato o che si vuole far dimenticare. Un
romanzo che ci porta in un presente-futuro fatto ancora di scontri e di
violenze. In un'Italia divisa da lotte intestine, da una profonda crisi
economica e di valori. Bastasi è riuscito a rendere perfettamente l'idea di quel
periodo anche a chi non lo ha vissuto di persona. Abile nel non voler dare giudizi ma solo
raccontare l'ipotetica esperienza di chi l'ha vissuto. Gli intrecci con il
terrorismo internazionale, visti anche alla luce dei recenti accadimenti, danno
anche una continuità temporale fino ai nostri giorni. Sono i personaggi, le loro
vite, quello che però maggiormente colpisce durante la lettura. Tante, direi
tutte, figure così significative all'interno di uno stesso racconto è difficile
incontrarle. Legate una all'altra dalle loro storie, dai loro ideali, da una
forma di solitudine a volte inconscia e a volte percepita realmente. Magnifici
protagonisti descritti in maniera superba. Ogni lettore troverà qualcosa di se
stesso in almeno uno di loro. Un libro, questa volta solo in formato e-book, di
difficile classificazione perchè spazia dal thriller al noir, dalla spy-story
alla narrativa. Un libro a volte duro che non nasconde, dietro una facciata di
banali e logorroiche analisi politiche, quello che realmente erano gli "anni di
piombo". Non deve essere stato facile per l'autore scrivere di questo argomento
cercando di non suscitare polemiche o critiche pretestuose. Esserci riuscito
così brillantemente è un'altra nota di merito. "La scelta di Lazzaro" deve
essere letto, secondo me, solo come una storia. Una bella storia fatta da uomini
e da donne. La scrittura di Alessandro Bastasi aiuta in questo, con una fluidità
ed un'intensità magnifiche. Una storia da far leggere ai giovani di oggi. Perchè
non ricadano negli stessi errori. Nell' errore che ha commesso "il nostro
compagno che sbaglia". Ultima nota: questo romanzo dovrebbe essere distribuito
anche in formato cartaceo. Leggo da più parti che gli editori sono stati
titubanti a pubblicarlo. Certo, l'argomento è scomodo, la polemica potrebbe
essere dietro l'angolo. Però un po più di fiducia nei lettori... non
guasterebbe. Questo è un grandissimo romanzo, dall'inizio alla fine. Un finale
che lascia aperto lo spazio agli ideali, all'amore, alla giustizia e alla voglia
di vivere in un mondo più giusto e migliore. Perchè la Storia, quella con la S
maiuscola, la scriviamo tutti noi.
Buona lettura.
Paolo Vinciguerra
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