giovedì 9 febbraio 2012

Commento di Cristina Orlandi - Officine Wort

Dopo "La gabbia criminale", Alessandro Bastasi ripropone un altro romanzo corale, la cui vera protagonista è la città di Treviso.
Città intesa come grande comunità, con i suoi molteplici aspetti, le sue regole non scritte, le sue incertezze e contraddizioni.
Tornano Giovanna e Alberto Sartini, i due fratelli hanno vissuto e sono invecchiati con il peso di un terribile segreto: così terribile da segnare per sempre il loro destino, così segreto che loro stessi ne sono venuti a conoscenza solo in età avanzata. Entrambi sono riusciti, a fatica, a trovare la loro dimensione. Ma è quasi impossibile mantenere una relativa tranquillità, quando si vive in un contesto ostile, pieno di pregiudizi e attento più all'apparenza che alla sostanza.
Giovanna, quasi a volersi riscattare da un passato di donna gretta, bigotta, dalla mentalità chiusa, decide di prestare opera di volontariato presso un'associazione che aiuta l'integrazione di cittadini extra-comunitari.
Giovanna elargisce anche ingenti donazioni in denaro a favore di questa associazione, la quale la investe di incarichi di responsabilità sempre maggiore. Giovanna  toccherà quindi con mano le varie sfaccettature di questa realtà sociale, in cui si scontrano solidarietà e paura, carità ed egoismo, integrazione e sfruttamento.
E, ancora una volta, come già visto in "la gabbia criminale", sembra prevalere il protocollo imposto dalla cosiddetta società benpensante, ancorata ad assurde convinzioni e diffidente di tutto quello che sembra "nuovo" o "diverso". Sarà possibile ottenere un minimo di giustizia o, ancora una volta, la giustizia sarà solo il riflesso di atavici pregiudizi?
Cristina Orlandi


http://www.officinewort.it/libri/citta-contro-di-alessandro-bastasi

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